domenica 15 settembre 2013

Lipidi e uso nelle creme faidate!

Rieccoci dopo una piccola pausa sul filone principale di questo blog, e dopo un discorso generale parliamo dell'uso dei lipidi (olii e burri) nelle preparazioni cosmetiche.
Di olii e burri, scoprirete strada facendo, ce ne sono un'infinità. Ognuno ha proprietà caratteristiche perché ha una sua composizione di acidi grassi, trigliceridi, vitamine e quant'altro. Ognuno avrà un metodo d'uso leggermente diverso (certi sono termolabili, ovvero non sopportano le temperature alte e non vanno scaldati, altri si possono scaldare, ecc)
Per questo motivo è bene documentarsi anche altrove, tra i miei link utili, per farsi un'idea.
Se fate come me quando ero alle prime armi, abbagliata dalla scelta e dalla miriade di proprietà miracolose decantate nei vari siti internet (specie quelli dove li COMPRI chissà perché..), avevo quasi messo un'ipoteca sulla casa comprandomi un bastimento di roba che, ovviamente, è rimasta lì.
E a distanza di anni ha fermentato e mi chiama mamma.
Ma questa è un'altra storia.
Fatevi un'idea sui vari olii e burri, ma considerate che ve ne andranno bene bene 3 o 4 più o meno, quando sarete più esperti, quindi tenetevi tutti e due i reni per questa volta e casomai comprateci un bel viaggio di sola andata in qualche paradiso tropicale.
Ora che avete un olio o un burro, che ci fate?
-La cosa più semplice è: spalmarselo, dato che è idratante. Ecco, anche su questo la cosmetologia dissente un pelo; ci sono reperti e testimonianze che dicono che idrata davvero insieme all'acqua e non da solo. Quindi la cosa più semplice è prendere l'olio o burro con una mano, bagnare l'altra, strofinarle vigorosamente, strofinarsi. Pelle, capelli, quello che vi pare.
-Non vi sconfinfera? Al posto dell'acqua prendete un gel, come il gel di aloe e mischiateli al momento.
-Ancora no? Prendete una crema NON petrolifera, vi prego, e mischiate al momento
-La cosa più complicata sulle prime, ma meno dopo, è: farsi direttamente la crema che vi pare.
Avete bisogno di:
-acqua o suo sostituto (INFUSI. Potete utilizzarli, basta che siano molto ben filtrati, ogni particella danneggia la crema o la sua durata. Meglio non usare direttamente i succhi, vanno a male troppo facilmente)
-i nostri olii
-emulsionante (anche di emulsionanti ce ne sono moltissimi; tra i più pratici il Montanov 68)
-cartine di tornasole per misurare il ph
-correttori di ph
-conservanti

Facciamo un esempio facilissimo, tanto per introdurvi alla tecnica.
Mettiamo il caso che i nostri olii possano essere scaldati e che l'emulsionante sia uno solo e che va d'accordo con gli olii come il Montanov 68.
Prendo questi e li metto insieme a scaldare a bagnomaria; questa è quella che viene detta FASE B, la fase grassa.
In un altro contenitore metto l'acqua o quel che è e scaldo anche quella, a parte; questa è la FASE A, quella acquosa.
Quando tutto è ben sciolto e caldo, si prende la fase B e la si cola piano piano, frullando con un minipimer, in fase A. Non si può fare il contrario.
Avete già raggiunto un buon punto, la crema è formata, deve raffreddare. In seguito si misura il ph, che come saprete tutti deve essere 5,5 per rispettare la pelle. Si regola con i correttori di ph (acido citrico o lattice, soda) e si mette il conservante. Stop.
Il procedimento è molto facile; piano piano spiegherò come si dovrebbe formulare perbene una crema.

Se vi divertite potete cimentarvi, con la pratica, a far cose più articolate e a aggiungere sostanze. Ci sono cose termolabili, come avevo già detto, che vanno aggiunte a crema fredda, se si utilizza questa procedura. Questa è detta FASE C.

A presto! Vi lascio una pagina dove potete farvi un'idea su quanti e quali olii vi aggradano
http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?f=17&t=10899

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